lunedì 4 luglio 2011

Lo scandalo dell’antimodernità: Fini e il Mullah Omar

L’ultimo libro del grande giornalista ricostruisce la storia dei talebani, mettendone in risalto gli aspetti politici propri di un movimento nazionalista di tipo radicale. Ma sottolinea anche il carattere provocatorio che il loro modello pauperistico di società ha finito con l’assumere agli occhi dell’Occidente dominato dalle leggi dell’economia.

A furia di inseguire un pericolo immaginario, in Afghanistan gli americani hanno finito col crearne uno reale. È la tesi sostenuta da Massimo Fini in Il mullah Omar (Marsilio, pp. 178, euro 16,50). E l’incursione all’Hotel Intercontinental di Kabul nella notte fra il 28 e il 29 giugno sembra offrirle un ulteriore motivo di credito. L’obiettivo del resto non era civile ma politico-militare: il lussuoso albergo ospitava infatti i membri del governo, i vertici delle forze di sicurezza e i governatori delle province riuniti per la conferenza che dovrà guidare la transizione.
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