Sembrava che i toni della campagna della destra milanese dovessero cambiare dopo l’ammissione della Morati che erano stati fatti errori di comunicazione. E, invece, ecco la macchina del fango già al lavoro. Ma di cos’è accusato Pisapia?
Guardate quest’uomo. Guardatelo in faccia, negli occhi. Ascoltatelo parlare. Vi fa paura? Vi sembra un fedayyìn, un estremista? A me no. Anzi! Giuliano Pisapia mi sembra un uomo mite, rassicurante, erede di quel riformismo che nella nostra città ha trovato da sempre terreno fertile. Rappresenta lo spirito autentico della Milano che lavora, concreta, culturalmente aperta e spregiudicata, attenta alle cose da fare.