Sembrava che i toni della campagna della destra milanese dovessero cambiare dopo l’ammissione della Morati che erano stati fatti errori di comunicazione. E, invece, ecco la macchina del fango già al lavoro. Ma di cos’è accusato Pisapia?

Eppure la destra più bellicosa ha deciso di alzare il tiro e di impostare la campagna elettorale di questi ultimi giorni sulla paura. Alla faccia delle parole della stessa Moratti che lunedì notte, dopo la sconfitta, aveva ammesso che i toni di Berlusconi e della Santanché erano sbagliati.
Ma di cosa viene accusato Pisapia? Vediamo. Pisapia vuole creare «un nuovo crocevia del terrorismo» (parole niente meno che di Riccardo De Corato, vicesindaco uscente), vuole «smantellare ogni politica di sicurezza abbandonando i quartieri al degrado» (sempre De Corato), vuole «riempire Milano di clandestini, di moschee e trasformarla in una zingaropoli» (Umberto Bossi), vuole «costruire un luogo di culto islamico nell’area dove è prevista una piscina olimpionica» (Alan Rizzi, assessore allo Sport e Tempo libero), vuole «aumentare l’Ici sulle seconde case, allargare l’ecopass e aumentarlo a 10 euro facendolo pagare a tutti» (Matteo Salvini). E, poi, vuole addirittura istituire le «nozze gay»: questo lo dice un articolo di Andrea Indini apparso sul Giornale di ieri, ma non spiega chi lo pensi e come faccia Pisapia ad avere tanto potere. Mistero!
C’è qualcuno che davvero ha questi timori? Be’, se siete nel dubbio, potete fare una cosa molto semplice per sincerarvi: incontrate Pisapia, andate a parlargli, rivolgetegli le domande che vi stanno a cuore. È facile. Sta facendo una campagna tradizionalissima, consumando le suole delle scarpe: lo trovate in giro per le strade e nei quartieri di Milano. Gli appuntamenti li potete controllare qui, sul suo sito: PisapiaXmilano.
Io, per contro, vi faccio solo una domanda: ma voi siete contenti dell’amministrazione Moratti?
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