venerdì 29 ottobre 2010

Il Manifesto di ottobre: io sto con i congiurati


Ho letto e riletto più volte il Manifesto di ottobre - Per una rinascita della res publica e per un nuovo impegno politico-culturale, cercandovi le tracce di qualcosa di futurista, di incendiario, di bellicoso. Insomma, di eccitante. Non le ho trovate.
Se non in una frase, che vale però l’intero manifesto (a mio avviso, s’intende). Questa: «La politica rinasce nel punto in cui si incontrano immaginazioni diverse che congiurano per un nuovo patto politico.» Ecco, tale congiura delle immaginazioni, sì, è qualcosa che mi alletta, che mi restituisce (da sinistra) interesse per la politica e nella quale (sempre da sinistra) potrei impegnarmi. A condizione che il nuovo patto politico che dovrebbe nascerne sia intimamente instabile e si regga sulla protezione di un principio fondamentale: la positività del conflitto. Si può contestare tutto, tranne l’adozione di questo principio.

giovedì 14 ottobre 2010

C'è indeciso e indeciso


La percentuale più significativa che emerge dalle indagini sulle intenzioni di voto riguarda gli indecisi: sono il 40%, secondo l’ultimo rilevamento di Luigi Crespi, che fra l’altro ha il merito di proporre periodicamente un raffronto dei dati dei maggiori istituti di ricerca.

giovedì 23 settembre 2010

Le maniche di Bersani


In questi giorni, i muri delle città sono tappezzati dai manifesti del Pd con il ritratto di Pierluigi Bersani. Perché ora? È presto anche per il tanto temuto voto anticipato. Evidentemente, il partito democratico avverte la necessità di rafforzare l’immagine del proprio segretario, alquanto appannatasi dopo il congresso. E su quello punta. Gli strateghi della comunicazione piddina, a tal scopo, hanno scelto di evitare il faccione, ormai prevalente nel pieno delle campagne elettorali, preferendo il piano americano (piedi tagliati).

mercoledì 15 settembre 2010

Chi ha ucciso il Pd?


La convinzione che il progetto del Pd è fallito viene ormai espressa ad alta voce nello stesso partito democratico. Per evitare il de profundis, Sergio Chiamparino ha proposto una formula a effetto: «Bisogna uscire dal Pd per andare verso un nuovo Pd.» Non intende annunciare il passaggio a un’altra forza politica. Intende dire che bisogna demolire questo partito e ricostruirlo su altre basi.

giovedì 9 settembre 2010

Le ambizioni e gli omissis di Futuro e Libertà


Spiega Italo Bocchino durante il videoforum negli studi di Repubblica Tv:

1) «Noi non faremo alleanze spurie» – cioè niente alleanze tattiche con Bersani e la sinistra in funzione antiberlusconiana.

venerdì 3 settembre 2010

L’assurda strategia del Pd


Il Pd torna per bocca di Rosy Bindi a rilanciare l’idea del CLN: «Se Berlusconi e la Lega dovessero portare il Paese alle terze elezioni in sei anni», ha detto la presidente del partito democratico nel corso della trasmissione Iceberg di Telelombardia, «allora noi proporremo a Futuro e Libertà un’alleanza per la democrazia.» E ha aggiunto che anche l’Udc dovrebbe entrare nel nuovo Ulivo per «costruire un’alternativa di governo».
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