mercoledì 26 settembre 2007

L’ombra del passato

E se il Partito democratico andasse incontro allo stesso destino del PDS? Una delle più forti motivazioni a favore del cambiamento, addotte da Achille Occhetto e dalla maggioranza del Comitato centrale del PCI, a cavallo degli anni Ottanta e Novanta, era che bisognasse dare vita a una nuova formazione politica per aggregare le forze riformatrici emergenti nel Paese, che la tradizione comunista non era in grado di avvicinare. La motivazione, in sé, era nobile. Ma il calcolo fu disatteso. Perché, nel corso di un decennio e mezzo, il PDS prima e i DS dopo si sono ritrovati all'incirca con la metà dei voti del vecchio PCI.

Che cos'è successo? È successo che, dopo il crollo del muro di Berlino, gli ex comunisti hanno fatto sì i conti con il passato, ma sul versante più semplice e scontato. Si sono limitati a ribadire la loro distanza dal socialismo reale, così come si era articolato nell'Unione sovietica e nei paesi dell'Est europeo. Già! Ma il PCI era stato filosovietico soltanto a parole, nei fatti aveva incarnato a tutti gli effetti una forza socialdemocratica. Troppo facile lasciarsi alle spalle le parole d'ordine del leninismo e dello stalinismo!

È su un altro versante che bisognava fare i conti: quello della crisi delle socialdemocrazie europee, appunto, già annunciata negli anni Ottanta (gli anni della Thatcher e di Reagan), e poi esplosa nel decennio successivo. Tali conti non sono mai stati fatti, neppure ora. Eppure non si tratta di una cosa da poco. Perché, per dirla un po' grossolanamente, a cosa serve una sinistra di governo, se gli Stati non hanno più la forza, né economica né politica, di assicurare quell'uguaglianza delle opportunità senza la quale non esiste nessuna politica di sinistra?

Di fatto, quella del governo Prodi è una politica democristiana: un occhio alle esigenze del mercato e un altro alla sicurezza sociale. Per giunta, una politica al ribasso su entrambi i fronti. Ma se è la stessa sinistra a riconoscere che questa, al momento, è l'unica soluzione realistica possibile, allora perché l'elettorato non dovrebbe preferirle le forze storiche che di quell'esperienza sono le più coerenti eredi?

Nessun commento:

google-site-verification: googlef2108bb8a1810e70.html