sabato 26 marzo 2011

Pd, un master in cultura politica


L’idea è buona. A vent’anni esatti dalla chiusura delle Frattocchie, il Pd dà vita a una nuova scuola di formazione dei quadri di partito, che si va ad aggiungere ad altre iniziative formative già sperimentate in questi anni. Si chiama “Officina politica” ed è stata voluta dal segretario Pierluigi Bersani. La struttura, per ammissione di Anna Maria Parente (responsabile formazione del Pd), è quella di un master. Tre le aree di insegnamento: cultura politica, cultura istituzionale e comunicazione. I corsi di durata annuale – vi saranno ammessi quaranta giovani sotto i trentacinque anni, selezionati dai segretari regionali – inizieranno l’8 aprile, per un week end al mese. Sede: Casa San Bernardo, via Laurentina 289, Roma.
Le Frattocchie tuttavia sfornavano funzionari e dirigenti che l’organizzazione del Pci era in grado di assorbire e di accompagnare nella crescita, affiancando alla preparazione teorica un’esperienza pratica. Oggi, questo non è più possibile: i quadri di partito assunti e remunerati non esistono quasi più. E non è più il partito (o lo è sempre meno) a stabilire chi deve avanzare e chi no nelle competizioni elettorali. Le preferenze erano cosa rara tra gli elettori comunisti. Oggi, sono invece lo strumento con cui gli elettori del Pd scelgono i propri amministratori locali.
I giovani che vogliano vivere di politica non hanno dunque che un mezzo: conquistarsi il consenso di una nicchia di elettori. I corsi di “Officina politica” hanno il merito di affinare le loro competenze di base. Ma, finché l’organizzazione dei partiti sarà questa, non saranno le competenze politiche e culturali a fare la differenza, bensì la capacità di stringere rapporti. Perché questo è il punto. Quello che una volta era un partito strutturato in modo organico si è trasformato in un partito fatto di correnti e sottocorrenti a base personale. Prima o poi un giovane che entra in politica capirà che, se vuole emergere, dovrà mettersi sotto l’ala di tizio o di caio. E la protezione di quest’ultimo conterà più del miglior corso che ha frequentato.
Questa è una realtà che Bersani ben conosce, e che certamente sta provando a contrastare. Ha interesse a farlo, perché correnti e sottocorrenti sono d’ostacolo ai suoi progetti. Ma la strada, su questo piano, è ancora molto, molto lunga.

1 commento:

simonegri80 ha detto...

quasi quasi ci provo... dev'essere interessante.

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