mercoledì 23 maggio 2012
Monti-Petruccioli: i limiti della democrazia
La democrazia è inadeguata ai compiti odierni in quanto “pensa esclusivamente a breve termine”. È l’allarme lanciato da Mario Monti in un’intervista alla CNN, che rivitalizza un antico dibattito. La risposta di Claudio Petruccioli arricchisce la discussione e permette di precisare alcune questioni di fondo
Su Qdr
magazine (“settimanale di propaganda riformista” di LibertàEguale), Claudio Petruccioli ha commentato con
stimolante lucidità la diagnosi dello stato della democrazia fatta dal premier Mario Monti in un’intervista alla CNN. Provo a intromettermi nella
discussione per sottolineare un paio di punti, perché la questione è una di
quelle che mi stanno a cuore. Il testo originario si trova qui.
lunedì 21 maggio 2012
Ballottaggi: voto contro o voto oltre?
Parma, Genova, Palermo. In attesa della
formazione di un nuovo sistema politico, il filo conduttore di questi successi potrebbe
essere la rivincita dell’uomo normale, estraneo agli apparati

Un ultimo avviso ai partiti: o cambiate radicalmente o via tutti. Potrebbe essere interpretato così il messaggio che l’elettorato ha voluto mandare con i ballottaggi nei grandi centri urbani: Parma, Genova, Palermo. E, in parte, sembra crederlo anche Ferruccio de Bortoli nel commento rilasciato a caldo alla tv del Corrierone. Può darsi. Ma può anche darsi che il messaggio sia più drastico. Può darsi cioè che l’elettorato guardi già oltre il sistema della seconda Repubblica. E può darsi che il tempo per gli attuali partiti sia già scaduto da tempo.
Un ultimo avviso ai partiti: o cambiate radicalmente o via tutti. Potrebbe essere interpretato così il messaggio che l’elettorato ha voluto mandare con i ballottaggi nei grandi centri urbani: Parma, Genova, Palermo. E, in parte, sembra crederlo anche Ferruccio de Bortoli nel commento rilasciato a caldo alla tv del Corrierone. Può darsi. Ma può anche darsi che il messaggio sia più drastico. Può darsi cioè che l’elettorato guardi già oltre il sistema della seconda Repubblica. E può darsi che il tempo per gli attuali partiti sia già scaduto da tempo.
lunedì 13 febbraio 2012
The Iron Lady: la verità dopo il potere
Il film su Margaret Thatcher, splendidamente interpretata da Meryl Streep, punta tutto sul dramma esistenziale. Ma dimentica la politica.
Mi sembra che il tema dominante di The Iron Lady sia la solitudine. La Margaret Thatcher ritratta da Phyllida Lloyd è sola nel momento dell’ascesa, sola negli undici anni e mezzo in cui ricopre la carica di primo ministro del Regno Unito, e sola con i suoi fantasmi e le sue allucinazioni nel momento del declino fisico. O, meglio, così si percepisce il personaggio. Perché questo è il punto: la regista rinuncia programmaticamente a ogni forma di oggettivazione narrativa, preferendo un racconto soggettivo, interiorizzato. In questo film tutto – passato e presente – è filtrato attraverso la coscienza e la frammentaria memoria della protagonista, ormai anziana e malata che, come lei stessa confida, non si riconosce più…
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